mercoledì 29 ottobre 2008

DEDICATO ALLE MAESTRE RAGAZZINE


UNA PERSONA CHE DOPO TANTO TEMPO
RIVIDE IL SIGNOR K
LO SALUTO’ DICENDO
MA LEI NON E’ PER NIENTE CAMBIATO!
OH RISPOSE IL SIGNOR K E IMPALLIDI’
“Storie del Signor K.” di Bertolt Brecht


Testimonianza di una maestra sulle violenze a Piazza Navona, durante le proteste degli studenti contro i tagli alla scuola:

"Mia figlia c'era e si è spaventata tanto. Botte da orbi dal blocco studentesco lasciato entrare con un camion dentro la piazza dalla PS. Sono stati lasciati liberi di agire, di picchiare gli studenti delle superiori, e poi, quando i ragazzi più grandi dei centri sociali sono arrivati e hanno reagito, i poliziotti hanno fermato e arrestato i provocatori neri.M. e G. hanno chiesto ai poliziotti di intervenire ai primi tafferugli ma nessuno si è mosso.Io domani vado alla manifestazione e non mi voglio fare intimorire, sarò con M. e i suoi compagni che continuano a credere nella loro sana e seria protesta.E' per loro un momento forte e pieno di sentimenti contrastanti ma anche di confronto con la vita vera, con l'impegno in prima persona, con la falsità televisiva spacciata per verità <> mi dice <>.Teniamo duro, continuiamo a farci sentire, non ci possiamo fermare qui, giusto?

E’ difficile da credere, ma il signor K di cui parla Bertolt Brecht non è il signore cui viene spontaneo pensare, quello che consiglia di bastonare e mandare all’ospedale le ‘maestre ragazzine’ e gli studenti. D’altra parte, impallidire è segno di vergogna, e per vergognarsi, ci vuole un po’ di dignità. Non è lui.
http://rassegna.governo.it/rs_pdf/pdf/JMS/JMSRA.pdf.
In un paese civile e democratico, chiunque invocasse aggressioni, le consigliasse, addirittura le rivendicasse, si farebbe parecchi anni di galera. C’è un paese invece nel quale chi invoca aggressioni e le consiglia, viene evidentemente ascoltato. Qualcuno cerca di fare di meglio, e dopo aver approvato una ‘riforma’ degna del peggior medioevo, provoca gli studenti (la cui protesta, come quelle di questi giorni, è la sola forma di politica sana che si è vista in questo paese da parecchi anni) parlando di ‘ricreazione finita’. Considerando l’ignoranza dei politici nostrani, è inutile sperare che questo ‘politico’ conosca Don Milani, autore di uno scritto titolato con quella frase. Che era un maestro vero, non quella macchietta di ‘maestro unico’ che invocano coloro che fanno riforme scolastiche senza aver mai visto un libro di pedagogia.
Intanto, a riprova di quanto siano apprezzati i consigli di chi invoca ambulanze piene di ‘maestre ragazzine’ bastonate, e suggerisce di tornare a infiltrare provocatori tra gli studenti, c’è stata la prima aggressione da parte di studenti ‘di destra’, con mazze, passamontagna eccetera. Relativamente indisturbati. Complimenti, signor K. E complimenti ai politici di questo paese.

Ma soprattutto grazie di esserci, alle maestre ragazzine:


Ciao ..............più passa il tempo e più mi sento ragazzina e forse per questo dovrei cominciare a preoccuparmi?.............Certo se quel che mi si prospetta son botte, dovrei iniziare a preoccuparmi..............ma devono però considerare che le ragazzine come me sono agguerrite e difficili da domare, perchè siamo imperterrite e pensiamo!!!!!!!!.........Già il bello è che siamo ragazzine con una testa formidabile......e scusa se è poco! E probabilmente resterò ragazzina anche quando sarò "unica"!!!!!!!!!!!!!!!!!!
S.

Guarda che nelle parole del sig.K (cossiga)c'è una grande verità!Noi siamo e saremo sempre ragazzine!Avremo sempre la voglia di vivere e affrontare la vita come se fossimo eternamente giovani. E' un complimento sentirmi dare della ragazzina. Sfrontata, maleducata, ribelle!! E' proprio così che mi apostrofavano quando ero piccola!Che scuola dell'infanzia sarebbe la nostra se permettessimo a noi stesse di invecchiare dentro, di cedere allo sconforto, alla depressione da fallimento!?Grazie sig. K sarò pronta con tutte le mie giovani, anzi giovanissime idee creative a fare opposizione permanente.Sarò "RAGAZZINA" tra i giovani per riprendere, insieme a loro, un futuro che sarebbe altrimenti buio, nero. E poi domani cosa racconterei alle creature?Io non mollo! M.

Maestre ragazzine.... Chi ha dato questa definizione usandola in senso spregiativo, non ha proprio capito niente: io che, ahimè, anagraficamente non lo sono più, mi sento ragazzina nell'animo, nello spirito, nell'entusiasmo e nella passione che trasfondo nel mio lavoro; mi ha fatto molto piacere rivedere tutti noi, finalmente in tanti, accumunati da una battaglia giusta e sacrosanta. Ieri sera ho seguito su La7 il dibattito con la splendida Salacone: la scuola avrebbe bisogno di più dirigenti così! Un abbraccio P.

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